Andrea Sartoretti, il popolare e famoso “Sartorace”, detta la sua legge al PalaParenti. L’opposto di Modena mette in ginocchio una Codyeco dalle buone intenzioni, figlia delle sue virtù e delle sue tante pecche. Sartoretti, uno dei punti di riferimento della squadra di Velasco, si presenta al servizio sia nel primo che nel secondo parziale quando le due squadre si trovano in perfetta parità sul 23-23. Nella prima frazione il “Sarto” piazza subito un ace micidiale su Idi e successivamente, dopo una ricezione affannata dei biancorossi, mette Murek in condizione di chiudere. Nel secondo parziale ancora “Sartorace” alla battuta sullo stesso punteggio. Punto del 24-23 con Cantagalli costretto all’errore e poi, a segno, direttamente con palla a terra. La gara della Codyeco, in pratica, si è conclusa qui. Eppure i conciari, fino a quel momento avevano fatto più o meno il loro dovere, infastidendo non poco i più quotati avversari, pronti a recuperare in extremis Mastrangelo anche se costretti a rinunciare ai due ex “Lupi”, Forni e Pignatti. La Codyeco aveva presentato Wallace centrale al posto di Tomalino e, nel primo set, era stato un muro del brasiliano a dare il 23-22 ai padroni di casa. Questi, si erano portati sullo stesso punteggio anche nella seconda frazione, costruendo il tutto con fatica, dando a tratti l’impressione di potercela fare, sciupando poi con ingenuità letali alcune positive giocate, sbagliando battute banali in momenti chiave, perdendo il filo del discorso quando c’erano da gestire due o tre punti di vantaggio conquistati con le unghie e con i denti. Incomprensioni tecniche, in due sets lottati punto a punto contro Giani e soci, ispirati da un Ricardinho ben disposto nei confronti di tutti. La Codyeco ha avuto la sfortuna di ritrovarsi con Sartoretti al servizio nel momento topico dei primi due sets e qui si è decisa la partita. Il bomber umbro non ha perdonato con colpi di classe e di forza mentre il PalaParenti si dannava l’anima con bordate di fischi per tentare di metterlo, inutilmente, in difficoltà. Le sue “bombe” hanno deciso il copione. Nel terzo set nulla da fare per la squadra di Zanini, nonostante un tentativo di rimonta inscenato da Falasca.
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